Dissertazioni

domenica 28 novembre 2010

Ma parliamo d'altro...


(sulla staticità e l'inottemperanza della vita all'evoluzione)

 


Il principe d'Inghilterra ha fissato le nozze con quella che ad aprile sarà la moglie sua.
L'hanno detto al telegiornale. Giuro.
Ora, non so voi, ma a me del principe William che si sposa non me ne frega niente. Non è amico mio e manco m'è parente (purtroppo).
E a dirla tutta io, a 'sti sovrani dell'era tecnologica, manco ci credo. Cioè, non me la danno mica l'idea del potere... perchè li vedo alla tivù. E la tivù li fa tutti uguali gli uomini: pupazzetti che parlano in una scatoletta. Che se spingo OFF pure il sovrano di Timpululù scompare qualsiasi cosa stia facendo o dicendo.

Però pensavo...
Pensavo a come stiamo andando lentamente verso la fine. E' tipo da quarant'anni che ci muoviamo a questa velocità che non è positiva mica, anzi positiva non lo è proprio per niente. Ma non è nemmeno così negativa da farcene rendere conto che stiamo andando così inesorabilmente verso il declino.
E' una cosa che non te ne accorgi... perchè non succede niente per cambiarla, la situazione.
Siamo statici, precisi spiccicati la fotocopia di quarant'anni fa.... solo che siamo di più.
Più fotocopie.

Pensavo che da tren'anni di cose eclatanti non ce ne sono state, a parte la disco music degli anni 80 e i Nirvana... che non sono mica un fenomeno italiano, la verità.
E siamo statici perchè non c'abbiamo voglia di fare niente, non c'abbiamo voglia di metterci in gioco perchè, a mettersi in gioco, è facile che uno finisce col farsi male... e se non si fa male da solo ci pensano gli altri a fargli una passata di mazzate.

Che è un po' la ragione per cui uno lo dovrebbe ringraziare a quel buon uomo di Berlusconi. Cioè, pensateci un attimo, lui è la volontà in persona. Fa il cazzo che gli pare e tutti gliene dicono di santa ragione. Ma lui se ne fotte. In grande stile. Continua imperterrito a fare il cazzo che gli pare.
Che vi voglio dì, prendete ad esempio questa riforma dell'università, che sicuro non si farà, o se si farà, sicuro sarà 'na cosa monca e storpia che dell'idea originaria c'avrà solo il nome: riforma.
Tutto questo per dire che è un punto di riferimento, un cambiamento di velocità, che uno se ne deve accorgere per forza che sta succedendo qualcosa... pure se non sta succedendo.
Non è Bersani che dai tetti dice: "se vado al governo io, l'abrogo!?!?"... Cioè non dice mica " Se vado al governo io ne facciamo un'altra meglio tutti assieme..." dice proprio "l'abrogo" e stop.

Che bisogna starci attenti a 'sta questione della velocità... La velocità mica la si può cambiare così. Che è il motivo per cui in aereo dicono di allacciarsi le cinture. E' pericoloso cambiare la velocità.
Fidatevi.
E allora cosa bisognerebbe fare?
Ora io una risposta non ce l'ho, la verità.
Ma se mi date un input, qualcosa ve la dico sicuro... che è poi la cosa che ho detto alla prof ad un esame... ma la prof, l'input, mica me l'ha dato... perchè la velocità era quella e la velocità mica si può cambiare così. E' pericoloso cambiare la velocità.
Che poi la risposta m'è venuta a mente mentre mettevo la chiave nella toppa della serratura. Ma ormai era tardi...
... perchè la storia non guarda in faccia manco alla velocità.

(Franz Ferdinand - Come on Home)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

a me la staticità ha sempre messo una grande ansia.

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