Dissertazioni

venerdì 21 ottobre 2011

In un modo o in un altro.





Mi piacerebbe, di grazia, parlare l'italiano come si conviene, come i nobili d'un tempo; senza alcuna fretta nel dire, quella fretta che tronca le parole e rende tutto indistinguibile borbottio.
Mi piacerebbe intonarlo, con voce maestosa, per dargli un senso e un peso diverso per ogni palpitazione dell'animo mio.
Mi piacerebbe chiudermi in me stesso, alle volte, ma poterlo dire senza tremore nella voce, come accade ai più per questo senso di impotenza che ci sovrasta tutti.
E mi piacerebbe parlarti, come non ho mai fatto, per raccontarti di quella pena docile e tremenda che mi delizia il dì e mi atterrisce a notte.
E mi piacerebbe scriverti, non le solite quattro parole che non so neanche mettere insieme, ma quelle altre che non conosco molto bene, quelle che non mi arrischio a usare per non cader in errore... e lasciarti perplessa.

Perché è così che finisce tutte le volte: che non riesco a dirti...

(Message to Bears - Snowdonia)

sabato 25 giugno 2011

Parata "par tòt" 2011 - Bologna a piedi - Resoconto


Dopo il successo di "Non è un paese per vecchi" e "Questo posto è troppo piccolo per tutti e due" sono lieto di annunciarvi il grande ritorno de "la parata per tutti"!?! Già perché non s'è capito perché l'anno scorso non si è fatta, ma quest'anno sì... e già ci si domanda se ci sarà il prossim'anno o il prossimo ancora...

Sta di fatto che è stato un grande successo, come sempre, inevitabilmente.

Mi sarebbe piaciuto dirvi che sono uno di quei grandi fotografi tutti super-reflex-muniti che passano ore al photoshop per aggiustare i colori alle foto ma io, fondamentalmente, sono pigro. E sono anche bugiardo.  
Perciò vi racconterò la mia versione dei fatti, che molto probabilmente non corrisponde a verità. Liberissimi di pensarla diversamente... [vi ricordo che se avete qualche considerazione da fare potete usare il tasto COMMENTA qua sotto].

E' iniziato tutto un caldo pomeriggio al limitar della primavera; s'era deciso con gli amici d'andare a fare un giro in centro per rimirar il culo del nettuno assaporando un gelato al pistacchio. E invece no. In piazza maggiore c'era la ressa. La gente si spingeva e sgomitava, e visto che io non sono uno dalle idee originali, ho iniziato a spingere e sgomitare anch'io.
Sotto la statua di Papa Gregorio XIII (o giù di lì), quella di palazzo d'Accursio per intenderci, c'era uno spazio delimitato da due barriere, una sorta di corridoio indipendente da dove passavano strani figuri. Chiedendo un po' qua, un po' là, s'è capito (me e i miei amici) che quella era la "par tòt". La simpatica parata dove tutti possono partecipare senza limiti d'età, di religione, razza e originalità.
Così mi sono sentito parte del tutto. E mi sono ricordato che due anni fa c'ero anch'io, in un modo o nell'altro.
Mi sono ricordato di tante cose, dei sorrisi, delle belle ragazze, dei colori e delle birre...

E mi sono accodato.
Devo dire che inizialmente sono rimasto fermo dov'ero, sotto lo sguardo affranto di Papa Gregorio, di modo che mi sono perso tutto lo spettacolo che stava là vicino, sul crescentone... Ma è stato bello lo stesso. Ecco.

Perciò vi lascio due foto qua sotto... per ricordarvi che
 c'ero io, ma c'era anche un sacco di bella gente.....

I bimbi belli con le signore dietro che guardavano male.... non si sa perché...
Pervetiti con i telefonini che fotografavano uomini-bimbi nudi
Fotografi della Par Tòt del millenovecentosette, anno della prima edizione
Leonesse che ballano urlando e mani che le indicano
Gente incorniciata che fa smorfie in via Ugo Bassi

Pausa foto...

Il simpatico corteo si è poi diretto a via Rizzoli ed ha cominciato a pianificare sordidamente l'occupazione lecita di via Ugo Bassi, Marconi, Mille per andare a finire a Piazza VIII Agosto nel parco della Montagnola. E mentre tutto questo succedeva una simpatica signora mi ha dato modo di ridere a più non posso.
Era una signora distinta, di quelle che se le vedi per strada le accomuni alla borghesia bolognese zona Colli... Girava con un cappello di tela grigio e un'amica. Si guardava intorno intimorita da tutta quella spensieratezza e voleva andare da piazza Maggiore (sicuro era stata a via Castiglione per fare shopping... mi ci gioco i pochi soldi che mi restano sulla carta di credito) e voleva continuare il suo tour per via Indipendenza...
Ma, ahimè, c'era della gente saltellante che non accennava a fermarsi, così, rivolta all'amica dice: "aspettiamo il semaforo verde così riusciamo a passare"

Ho detto tutto... pensateci su. Ahhahahahhahahha


"Gran Balotta"

Balli di gruppo

E la menzione speciale per i carrettieri??? Ne vogliamo parlare?? di quelli che si sono messi a fare i carri per ballare la lap-dance... quelli che hanno fatto la zucca-carrozza di scarpina-cenerentola con i bicchieri di carta??? Ne vogliamo parlare??? Non li conoscete... Ve ne presento uno.

Lui è Gaspare... Gaspare, per gli amici. 
E gente al seguito...

E la Gastronomia "Balorda" dove la mettiamo???

Loschi figuri con scontrini in torno al collo.

I pirati all'arrembaggio

Da notare la scritta in basso a sinistra sul tabellone ATC... e i tipi sulle fermate che aspettano il bus.

E di quelli sulla cabina telefonica a Piazza dei Martiri??

Gli omini verdi che ricevono in dono il vino per la loro gentilezza...

Vestiti bellissimi che guardano "BIP"

E questa è una deviazione degna di Harry Potter... Cioè: l'ambientazione che sembra un lago. Una bacchetta magica e il fuoco.
Maghi che in mezzo alle fontane cercano di far innamorare fanciulle.

E poi direi di finire così... Con gli UFO che al parco della montagnola prendono il posto delle ragazze che giocano col fuoco... "Bambini, non si scherza col fuoco!?!?" Oppure è un'apparizione di una santa??? O la vedo solo io quella luce... 

Santa Margherita... o Santa Caterina... 




Ma lo sapete cosa è mancato???

I morti ammazzati di due anni fa.
 



sabato 23 aprile 2011

Strade

 




Me lo ripeto sempre - perché nella vita c'è bisogno di convincersi - che se avessi avuto determinate cose da bambino la storia avrebbe preso tutta un'altra piega. Cose tipo "se avessi avuto una reflex ora sarei sicuramente fotografo" o "se avessi avuto un pianoforte sarei il nuovo Einaudi"... Cose così. Come se, a avercele certe cose, tutto diventerebbe semplice e naturale...
Ma non è così.
Perché a pensarci bene molte cose le ho avute ma mica mi si è risvegliato una qualche particolare dote nascosta. Cioè le penne e i libri li ho sempre avuti ma non sono diventato Calvino; giocavo con le macchinine ma non sono diventato nè meccanico, nè ingegnere nè pilota.

Sono rimasto com'ero. Come tanti. Come nessuno.

Ma una cosa da fare dovrei pur trovarla, non si può mica star sempre alla stregua delle persone che saremmo potute essere.... Così m'improvviserò un po' di tutto. Non mi piace focalizzarmi su una cosa sola. E' restrittivo e poco costruttivo.

Perché "nella vita bisogna saper fare tutto"....
.... arrangiarsi, insomma!

(Slade - Coz I love You)

martedì 19 aprile 2011

Foglie al fiume...

 

(Muse - Blackout)
17 Agosto 1981

Credimi,
Lidia,
a volte il cuore è così debole e pieno di incertezze che soltanto una fede davvero inscrollabile nelle cose a cui teniamo ci darebbe la forza per andare avanti. E resistere.
Cara Lidia, è ormai tantissimo che i nostri sguardi non s'incrociano ma nemmeno per un attimo ho dubitato del posto che hai nel mio cuore.
Eppure sovente mi chiedo quante ne avrai lette di tutte queste lettere che ti scrivo nei ritagli di tempo che riesco a trovare. Quante te ne saranno arrivate?
Ma soprattutto, come stai?
Come stai, Lidia?

C'è un vento inquieto stasera. Spinge la persiana contro la finestra e fa vibrare la poca luce che riesce a passare attraverso le fessure. E' un movimento irregolare e caotico. Ma anche lui, come tutto, segue la sua logica. E la sua logica è l'insieme.
Tutto è collegato, Lidia.

Quando mi hanno raccontato di lei, di quello che è successo, di come è andata a finire... a stento sono riuscito a trattenere le lacrime. Insieme alle forze sono venute a mancare tutte le aspettative, i desideri, tutte le mete che mi ero prefissato di raggiungere.
Ed è scomparso tutto, insieme a lei.

Aspettami, Lidia.
Tornerò.

mercoledì 13 aprile 2011

Il CIVIS, le talpe e le buche nelle strade... solo a Bologna.

L'immagine ha uno scopo puramente illustrativo. L'effettivo prodotto potrebbe subire variazioni senza preavviso.


Stanno tirando giù mezza Bologna, tra una buca e l'altra.
Di questo passo non ne rimarrà che un cumulo di sabbia rossa. E' da un bel po' di mesi che stanno scavando qua e là senza sosta ma a dir la verità quando hanno iniziato neanche lo ricordo più.
Secondo me stanno scavando a caso. Quella del CIVIS è una copertura, un progetto fantasma; come quelle aziende magiche che servono per far sparire il denaro sporco (che poi il denaro è tutto sporco, mica lo pulisce la gente prima di usarlo).
Stanno scavando solo per il gusto di scavare e per far sfogare quei due o tre soggetti affetti dallo sindrome da scavatore.

Un esercito di talpe in un orto d'insalata avrebbe avuto più riguardo.

Così, tipo, a via Irnerio ci sono dozzine di alberi in meno e giusto qualche striscia d'asfalto in più. Ma roba di poco; che se non ci fai caso non te ne accorgi nemmeno.

Stanno tirando giù mezza Bologna.
Fosse per me la potrebbero far sparire dalla faccia della Terra. Con la sola complicazione che se lo facessero per davvero dovrei trovarmi un altro posto dove stare e la cosa mi procurerebbe non poco fastidio, oltre ad un certo grado di scomodità.

Non c'era ordine nemmeno prima, è vero, ma almeno sapevi cosa aspettarti. Ora tra uno spartitraffico bianco e uno rosso non sai più dove ti trovi. Tra l'angolo di via Mascarella e la rotonda di via dei mille non c'è più differenza.

E' tutta colpa delle talpe.
Ma potrebbe anche essere solo una mia impressione.
(Micah P. Hinson - Diggin' a grave)

giovedì 7 aprile 2011

Per poco meno di niente...




Cara notte,
a prescindere dalle incomprensioni che abbiamo avuto ultimamente noi due potremmo anche sfruttare l'occasione per dare nuovo sclancio al nostro rapporto o, che so io, imparare a vederci sotto una nuova luce; a prenderci con più leggerezza e tranquillità.
Senza quel riguardo finto e quel distacco che ci imponevamo di tenere. Dopotutto siamo fatti della stessa materia.

Ho da poco realizzato il malumore che mi tormenta da un po' di mesi ed ho capito che una cosa è meglio vederla bene ma con meno dettagli che vederla male ma con più dettagli.

Dipende tutto da come pensi di doverti comportare quando sarai di fronte all'unica cosa che non avevi calcolato.
Andiamo, sai benissimo anche tu che non si può prevedere tutto. C'è sempre qualcosa che va oltre ogni più catastrofica previsione e o oltre ogni ragionevole dubbio.
E' la vita, amica mia.
Prendiamola così come viene.

(Pat MacDonald & MelanieJane - Baby love)