Dissertazioni

martedì 17 agosto 2010

Pilatus, Tomlishorn 2132 metri dal livello del mare.




Pilatus, 2132 metri dal livello del mare.

Ormai lo sai come sono
l'hai capito da un pezzo
e anche meglio di me.

Vulnerabile. Ti sei fatta strada tra una spasmodica serie di indovinelli e trappole che avevo piazzato all'entrata del mio mondo. Hai ascoltato e aspettato, detto e fatto. Anche al posto mio.

Grazie

Eccomi qua, nel punto esatto in cui mi aspettavo che fossi. Tu sei stata brava, a capirlo da sola, che tra un qua o un non fa alcuna differenza se il punto è sempre lo stesso.

Un dislivello di 600 metri in cinque minuti un po' di perplessità te le fa venire sul perchè ci comportiamo in un determinato modo, sul perchè anche di fronte ad alcune cose non abbiamo reazioni, o per lo meno diciamo di non averne.
Forse è un drago, un fantasma, un gigante... forse è Ponzio Pilato qui seppellito da qualche parte... forse è la ferrovia a cremagliera più ripida al mondo o sono le nuvole che nascondono la valle.
Forse siamo noi, sospesi, immobili, lontano da tutto e tutti così lontani che non potremo più farvi ritorno.

Ho seguito con lo sguardo fin dove riuscivo a vedere. Mi pare che il limite sia invalicabile almeno per oggi, almeno per ora.

Non dirmi niente, ti prego.
Ma stai qui, vicino a me.


 

(Giorgio Canali - Ca y est)

1 commenti:

fottiti ha detto...

vaffanculo, ti odio

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