Dissertazioni

domenica 29 agosto 2010

Brutta copia...




 Sapri, 18 Agosto 2010
E' fuori discussione, ormai.

Affogare qua, in mezzo al mare, non sarebbe poi così male visto come si sono messe le cose.
Ovviamente sono ironico.

Mi sarebbe piaciuto ridere con te, ridere di te. Mi sarebbe piaciuto continuare a prenderti in giro proprio come facevo una volta. Vederti mettere il muso, sbuffare indispettita.
E questa volta non scherzo.

Ho un mattone nello stomaco: sarà stato quel panino con cui mi sono strafocato oggi a pranzo. O la luna storta. (E qui è di rigore una precisazione: Io non mi sveglio mai con la luna storta... Anche perchè mi è capitato poche volte di vedere la luna di mattina. E anche se mi è capitato credo di non ricordarlo)

Mi piacerebbe parlare un'altra lingua, per dirtelo in più modi quello che vorrei dirti. Ma poi non mi capiresti e sarebbe tutt'altro che utile. La prenderesti solo come un'altra mia patetica sfida contro me stesso e la mia stentata maniera di comunicare
Se il mare fosse veramente agitato vomiterei tutto e sarebbe più facile.
Credo.
Ma è una tavola. Calma piatta. O mi decido a fare qualcosa o non succede niente.

Prima ho visto un pescatore e la sua nave.
Solo.
Chissà che avrà da dirsi tra sè e sè tutto il giorno. Un po' lo invidio, per riuscire ancora a sopportarsi.
Poi ho visto la terra e ho pensato a quando la avvistavano i marinai dopo giorni e giorni di acqua (quando c'erano a malapena le cartine e i radar manco se li sognavano).
Doveva essere una delle cose più liberatorie e rincuoranti che possano esistere. Ne sono sicuro.

Così, alla fine, non ci sono riuscito neanche oggi. O forse è solo che non ci ho provato. O che non ci ho voluto provare.
Maledizione.
Lasciatemi stare che è meglio.


Guardare l'orizzonte col rumore assordante dei motori nelle orecchie e le goccioline d'acqua che schizzano in faccia è un modo come un altro di passare il tempo.

Ma molto, molto... molto più bello. Fidati.


(Gogol Bordello - When universes collide)

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